Per quanto un figlio sia in grado di farlo in maniera oggettiva e imparziale, se io - da figlio - dovessi osare - come oso - una cifra per la vita di mia madre, allora questa sarebbe la gentilezza.
La gentilezza di un sorriso: sempre, anche quando la vita sembrava voltarle le spalle.
La gentilezza di un gesto d'amore: tutti quelli che poteva fare, così... come le venivano davanti.
La gentilezza nell'incontro con gli altri: gli altri, tanti, tantissimi, che le bastava così poco per amare.
Tutte le persone che sono venute a farle visita in questi giorni, hanno voluto ricordare - spontaneamente ma concordemente - proprio questi tratti del suo carattere.
E così quando nel mio lavoro le persone che incontro mi ringraziano per la mia gentilezza, per una informazione data, per una soluzione trovata, per un semplice servizio, non posso fare a meno di pensare che questo tratto del mio carattere sia un tratto distintivo di quello di mia madre.
Un grande dono. Un grande dono che mi ha trasmesso e che posso dire che mamma ha distribuito nella stessa misura, e con lo stesso amore, anche alle mie sorelle, Vera e Loriana.
Ma al di là del sorriso, dell'amore distribuito, della gioia dell'incontro con gli altri, una parola più di tutte sa riassumere straordinariamente il tratto della gentilezza: la parola grazie.
Una parola che mia madre sapeva pronunciare sempre e ad ogni occasione possibile, nei confronti di tutti. E così anche noi figli vogliamo pronunciare questa parola nei confronti di nostra madre: un grazie a lei, che ci ha messi al mondo e che ci ha educati, insieme al nostro caro padre, Angelo, secondo questi principi aurei, secondo questo vero e proprio stile di vita gratuito, che non costa nulla, ma che fa sentire a posto con la propria coscienza e che fa addormentare bene, senza rimorsi, la sera quando si va a letto.
Grazie.
Un grazie che io e le mie sorelle, Vera e Loriana, insieme a tutta la nostra bella famiglia, vogliamo dire anche a tutti voi che avete voluto bene a nostra madre Checchina, e che la ricordate in vita come una bella persona, gentile e sorridente, e che avete voluto salutarla oggi, qui, insieme a noi, nella nostra chiesa più amata, dove i bambini di Capranica vengono battezzati e i nostri cari vengono salutati per l'ultima volta.
Grazie.
Grazie a tutti voi.
Grazie per il vostro affetto.
Perché la gentilezza paga sempre.
Perché la gentilezza ripaga una vita intera.
Grazie
Coppia che sta silenziosa, un po' rigida e in posa, a ballare, una sera:
La vita è solo una cosa rimasta indietro non c'è più, ma c'era;
Composta e indomenicata, eleganza sfuocata raggiunta a fatica,
L' oggi ha cambiato facciata, ma di quell' ieri passato io so
Che tante ne potreste raccontare e il ricordo stempera e non guasta
Quante cose e facce da narrare che come si dice un romanzo non basta,
Nate con un rapido "a domani", continuate in giorni di "si" e "no",
Lampi sotto cieli suburbani e raffica il tango che vi presentò...
Lui biella, stantuffo, leva, muscoli, grinta, officina, sole
Lei, lei quiete, chitarra, vela, segreti, donna, calore, viole,
Lui bar, alcol, nicotina, capelli indietro, cravatta, bici,
Lei, lei rayon, lei signorina, la permanente coi ricci...
Coppia di fronte a un bianchino, anonimo vino frizzante anidride:
La vita che buffa cosa, ma se lo dici nessuno ride.
Coppia legata dai giorni, partenze e ritorni, fortezza e catena,
Datemi i vostri ricordi, ditemi che ne valeva la pena...
Ora le luci son spente, sta uscendo la gente, saluti e rumore,
Ditemi che avete in mente, come una volta, di fare l' amore,
Quello che è stato un segreto di un prato o di un greto, del buio di un viale,
Quel gioco ardente e discreto, da allora sempre diverso ed uguale...
Chi lo sa se ciò che è da cercare, ciò che non sai mai se vuoi o non vuoi,
Sia così banale da trovare, sia lungo ogni strada, sia a fianco di noi,
Perso in tante scatole di odori, angoli e tendine che non so
Impronte di paesaggi e di colori, manciata di un tango che vi accompagnò...
Lui biella, stantuffo, leva, muscoli, grinta, officina, sole
Lei, lei quiete, chitarra, vela, segreti, donna, calore, viole,
Lui bar, alcol, nicotina, capelli indietro, cravatta, bici,
Lei, lei rayon, lei signorina, lei, lei...
Tango per due, Quello che non... (1991),Francesco Guccini