Qui rise l'Etrusco
Qui rise l’Etrusco, un giorno, coricato, con gli occhi a
fior di terra, guardando la marina.
E accoglieva nelle sue pupille, il multiforme e silenzioso splendore della terra fiorente e giovane
di cui aveva succhiato il mistero gaiamente, senza ribrezzo e senza paura, affondandoci le mani e il viso. Ma rimase seppellito, il solitario orgiasta, nella propria favola luminosa.
Benché la gran madre ne custodisca un ricordo così soave che, dove l’Etruria dorme,
la terra non fiorisce più che asfodeli.
E accoglieva nelle sue pupille, il multiforme e silenzioso splendore della terra fiorente e giovane
di cui aveva succhiato il mistero gaiamente, senza ribrezzo e senza paura, affondandoci le mani e il viso. Ma rimase seppellito, il solitario orgiasta, nella propria favola luminosa.
Benché la gran madre ne custodisca un ricordo così soave che, dove l’Etruria dorme,
la terra non fiorisce più che asfodeli.
Vincenzo Cardarelli
Gabbiani
Non so dove i gabbiani abbiano il nido
ove trovino pace.
Io son come loro
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com’essi l’acqua ad
acciuffare il cibo.
E come forse anch’essi amo la quiete,
la gran quiete
marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca
Vincenzo Cardarelli
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